mercoledì 24 settembre 2014

Cover ufficiale e data di pubblicazione

Aggiorno anche qui le ultime novità, per chi si affida al blog per restare informato sui "lavori in corso".
Dopo cinquanta (50!) prove di cover per il libro, finalmente la copertina di Manuale della Perfetta Adultera è nata!
Lorena Lo Giudice, la grafica a cui devo ideazione e creazione della cover (ma le devo anche molto altro, tra cui due maroni nuovi fiammanti) ha lavorato fino a tarda notte, per molte notti, affinché fosse proprio... PERFETTA!


Cliccate su per ingrandire... io la trovo stupenda!
*si ricompone*
Mi sembra opportuno fornire anche altre coordinate:
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2014, esclusivamente su Amazon.
Formato: ebook (per ora. Poi si vedrà...)

Chi vuole, può aggiungere il want to read su Goodreads e presto sarà possibile prenotare la propria copia su Amazon.
Vi ricordo la pagina autore su facebook dove non mancano frizzi e lazzi, specie ora che gli animi si stanno scaldando.
Vi ricordo anche il blog Please Another Book, sul quale troverete molte altre informazioni utili sul mio, ma anche su tanti, tanti altri libri. E ci sarà la data del Read Along del Manuale!
Non sapete cos'è un Read Along? Andate sul blog.
Volete partecipare al Read Along e non sapete come fare? Andate sul blog.
Siete curiosi di sapere se ci saranno sorprese all'orizzonte?
Andate. Sul. Blog!
Ne approfitto fin d'ora per ringraziare tutti coloro che stanno prodigandosi tanto per pubblicizzarmi: per un autore self, questo è molto, MOLTO importante.
E adesso posso entrare nel panico.

venerdì 19 settembre 2014

Quando scrivere GRAZIE non basta.

Ieri ho scritto finalmente la pagina dei Ringraziamenti.
È incredibile pensare che ho creato un libro intero in maniera più o meno spedita e che mi sono, invece, bloccata su una sola pagina (due, in verità). Non riuscivo proprio ad iniziarla, ad essere sinceri.
Mi ci sono voluti giorni e giorni per far ordine nella mia testa. Credo che il momento in cui ti fermi a pensare a chi hai avuto al tuo fianco in un percorso importante sia quello che sancisce definitivamente la fine del viaggio. Ad avermi accompagnato in questa avventura sono stati davvero in tanti, ed ora che mi trovo a considerare quanto di quel tragitto sarei riuscita a percorrere senza alcuni di loro, capisco anche il motivo della mia titubanza: con le mie parole vorrei poter ricambiare, ma si tratta di uno scambio non equo. Anche perché più che chi ringraziare, bisogna capire per cosa si dice grazie.
Posso dire “grazie” anche mille volte, ma non sarò mai capace di spiegare cosa significa stare al telefono con una persona (io che odio il telefono), immaginando che siano passati cinque minuti e invece è trascorsa più di un’ora. Né sarebbe semplice spiegare l’emozione di guardare finalmente quel qualcuno negli occhi e contrarre in quello sguardo anni di parole.
Vorrei potervi dire che scrivere dà solo gioia e amore e felicità. 
Invece è una strada dissestata, piena di insidie e con tratti molto lunghi in piena oscurità. A meno che non si abbia una rendita fissa, una donna delle pulizie, una cuoca e una babysitter, scrivere è spesso un ostacolo alle attività quotidiane, fonte di discussioni e di litigi, oggetto di scherno e leva delle emozioni. Quando penso ai “costi” emotivi della mia passione, credetemi, non mi sento un’eroina. Eppure, all’interno di questa linea retta di cui si cerca di comprendere l’inizio e la fine – la scrittura, il matrimonio, la vita – è facile che non si ottengano affatto le risposte che si cercavano, ma che si scoprano invece aspetti straordinari di sé e di chi ci sta a fianco. 
Ho scritto la pagina dei Ringraziamenti, ieri, cercando di avere una parola speciale per tutti. Sarà di sicuro inadeguata, avrò dimenticato qualcuno di cruciale, sarà “ingessata” come lo sfoggio del vestitino di domenica pieno di naftalina.
Quella pagina non sarà mai all’altezza del suo compito perché c’è un momento, quello in cui apri gli occhi alle cinque del mattino e in silenzio percorri il corridoio fino al computer, in cui sotto la pelle scorre un fremito di trepidazione. È il momento in cui i sensi si acuiscono, in cui tutto dentro di te appare chiaro e lucido. È il momento in cui, personalmente, entro davvero in contatto con il resto del mondo, quello in cui faccio pace dentro e fuori di me.
È quello. Quello è il momento per cui dico GRAZIE e lo dico a tutti coloro che, con il loro contributo - un commento sul web, un bacio a sfiorarmi le labbra, una carezza sulla spalla, una telefonata inaspettata, una recensione, il preziosissimo regalo di un'ora di libertà dalle incombenze quotidiane - mi hanno aiutato e mi aiutano a vivere la scrittura.

Ricordatelo, quando leggerete quelle pagine.